font-family:"Calibri","sans-serif";mso-ascii-theme-font:minor-latin;mso-fareast-font-family:
Calibri;mso-fareast-theme-font:minor-latin;mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;mso-bidi-language:AR-SA">Certamente
non si tratta di alta fedeltà, ma forse non tutti sanno che Revox ha realizzato
anche dei sussidi didattici validissimi. Nella scuola dove insegno (Scienze
naturali) è stato in funzione dall'inizio degli anni '80 un laboratorio
linguistico Revox, costato una vagonata di lire (era un'epoca nella quale il
Ministero della Pubblica Istruzione elargiva agli istituti tecnici tanti di
quei soldi che si faceva fatica a spendere ma che BISOGNAVA spendere, per
qualche perverso meccanismo). Questo laboratorio consisteva in una cattedra
dotata di un'unità di controllo gestita dal docente che comandava ventiquattro
sottounità per ventiquattro posti studente. Ogni postazione studente era dotata
di un registratore a cassette integrato nel banco e una cuffia dotata di microfono.
Il ragazzo inseriva la cassetta e poteva registrare il proprio parlato,
riascoltarsi, ascoltare quanto il docente gli comunicava attraverso la cuffia,
confrontarsi e fare altre attività. I registratori erano dotati di una
meccanica robusta e affidabile, capace anche di resistere a (moderati) atti di
vandalismo e ogni anno un tecnico della Revox, in estate, revisionava
completamente tutto il sistema (facendosi lautamente pagare). Dopo oltre trenta
anni di valido servizio questo sistema è stato giudicato obsoleto e messo fuori
servizio.
Il martedì dopo Pasqua, durante le vacanze, ho avuto bisogno di recarmi a
scuola e ho trovato tutto il laboratorio linguistico smontato (diciamo meglio:
distrutto) e accatastato sotto il portico davanti all'ingresso. Tutte quelle
meccaniche, le logiche di controllo stracolme di integrati, molti dei quali LSI,
gli alimentatori... : tutto divelto e buttato lì, senza nessuna attenzione. Che
tristezza! Per fortuna pioveva, ero andato a scuola in macchina anziché in
bicicletta, come faccio solitamente e ho infilato subito nel bagagliaio due
alimentatori e una scheda di regolazione switching. Mi ero ripromesso di esaminare
con calma le altre cose ma all'uscita, dopo un paio di ore, tutto era compiuto:
il camion della nettezza urbana aveva già caricato e se ne stava andando via.
Questo è uno dei due alimentatori:
http://imageshack.us/photo/my-images/153/img4560p.jpg/
font-family:"Calibri","sans-serif";mso-ascii-theme-font:minor-latin;mso-fareast-font-family:
Calibri;mso-fareast-theme-font:minor-latin;mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;mso-bidi-language:AR-SA">Come
vedete ha un eccellente trasformatore di sicurezza a doppia C da 200VA con
quattro secondari indipendenti da 12 V, collegati in serie-parallelo per
ottenere 24 V. Il cambiatensione consente l'alimentazione a 100, 120, 140, 200,
220, 240 V. Un ponte raddrizzatore e tre elettrolitici in parallelo raddrizzano
e filtrano la tensione. Li utilizzerò per alimentare un impianto di illuminazione
a led per l'acquario e un impianto sottopensili per la cucina, che ho in mente
di realizzare.
Questo invece è il regolatore di tensione, per il quale non ho ancora
ipotizzato nessun possibile reimpiego:
http://imageshack.us/photo/my-images/221/img4558e.jpg/
font-family:"Calibri","sans-serif";mso-ascii-theme-font:minor-latin;mso-fareast-font-family:
Calibri;mso-fareast-theme-font:minor-latin;mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;mso-bidi-language:AR-SA">Che
rabbia non avere salvato nemmeno una delle meccaniche!
Saluti.
Calibri;mso-fareast-theme-font:minor-latin;mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;mso-bidi-language:AR-SA">Certamente
non si tratta di alta fedeltà, ma forse non tutti sanno che Revox ha realizzato
anche dei sussidi didattici validissimi. Nella scuola dove insegno (Scienze
naturali) è stato in funzione dall'inizio degli anni '80 un laboratorio
linguistico Revox, costato una vagonata di lire (era un'epoca nella quale il
Ministero della Pubblica Istruzione elargiva agli istituti tecnici tanti di
quei soldi che si faceva fatica a spendere ma che BISOGNAVA spendere, per
qualche perverso meccanismo). Questo laboratorio consisteva in una cattedra
dotata di un'unità di controllo gestita dal docente che comandava ventiquattro
sottounità per ventiquattro posti studente. Ogni postazione studente era dotata
di un registratore a cassette integrato nel banco e una cuffia dotata di microfono.
Il ragazzo inseriva la cassetta e poteva registrare il proprio parlato,
riascoltarsi, ascoltare quanto il docente gli comunicava attraverso la cuffia,
confrontarsi e fare altre attività. I registratori erano dotati di una
meccanica robusta e affidabile, capace anche di resistere a (moderati) atti di
vandalismo e ogni anno un tecnico della Revox, in estate, revisionava
completamente tutto il sistema (facendosi lautamente pagare). Dopo oltre trenta
anni di valido servizio questo sistema è stato giudicato obsoleto e messo fuori
servizio.
Il martedì dopo Pasqua, durante le vacanze, ho avuto bisogno di recarmi a
scuola e ho trovato tutto il laboratorio linguistico smontato (diciamo meglio:
distrutto) e accatastato sotto il portico davanti all'ingresso. Tutte quelle
meccaniche, le logiche di controllo stracolme di integrati, molti dei quali LSI,
gli alimentatori... : tutto divelto e buttato lì, senza nessuna attenzione. Che
tristezza! Per fortuna pioveva, ero andato a scuola in macchina anziché in
bicicletta, come faccio solitamente e ho infilato subito nel bagagliaio due
alimentatori e una scheda di regolazione switching. Mi ero ripromesso di esaminare
con calma le altre cose ma all'uscita, dopo un paio di ore, tutto era compiuto:
il camion della nettezza urbana aveva già caricato e se ne stava andando via.
Questo è uno dei due alimentatori:
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vedete ha un eccellente trasformatore di sicurezza a doppia C da 200VA con
quattro secondari indipendenti da 12 V, collegati in serie-parallelo per
ottenere 24 V. Il cambiatensione consente l'alimentazione a 100, 120, 140, 200,
220, 240 V. Un ponte raddrizzatore e tre elettrolitici in parallelo raddrizzano
e filtrano la tensione. Li utilizzerò per alimentare un impianto di illuminazione
a led per l'acquario e un impianto sottopensili per la cucina, che ho in mente
di realizzare.
Questo invece è il regolatore di tensione, per il quale non ho ancora
ipotizzato nessun possibile reimpiego:
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rabbia non avere salvato nemmeno una delle meccaniche!
Saluti.